Editoriali
La nostra speranza

“Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore, pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza” (Geremia 29:11).

Cari lettori,

Vogliamo iniziare il 2017 ricordando le promesse di Dio nella sua Parola, ricordando che anche nei momenti di difficoltà e di crisi il Signore è vicino a noi, e ci dona una visione che va ben oltre le circostanze della vita. Ed è proprio la speranza che deve essere la cifra di questo nuovo anno, anzi siamo noi stessi come cristiani che dobbiamo portare un soffio di speranza a questo mondo martoriato.

È ora di svegliarsi dal torpore in cui siamo precipitati e dalla timidezza cui ci ha costretto questo mondo che mette sempre più in un angolo Dio e i credenti, quasi fosse lui a essere il responsabile di tutti i disastri che stanno avvenendo intorno a noi, e non invece la soluzione.

È ora di scuoterci e di tornare a parlare di Dio al mondo, di dire a tutti che il Signore non è il problema ma la soluzione, anzi l’unica soluzione. Per troppo tempo siamo stati zitti, impauriti dall’aggressività del mondo laico, dall’aggressività degli atei e dei non credenti, dall’aggressività di altre religioni, specialmente dell’islam al quale ormai sembra concesso tutto e invece ai cristiani, che l’islam in moltissime parti del mondo perseguita e uccide, non sia possibile il minimo accenno di critica.

È ora di smettere di lamentarsi che il mondo va male, e di cominciare a migliorarlo. Sì ma come? Per migliorare il mondo c’è solo un modo: intervenire sul cuore dell’uomo. Solo cambiando il cuore dell’uomo potremo avere pace, serenità, prosperità; solo così potremo evitare le tragedie e i conflitti che viviamo tutti i giorni.

“Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo a ogni creatura” (Marco 16:15).

È questo il grande compito che ci ha dato Gesù: è questo messaggio l’unico che può cambiare il cuore dell’uomo. È un compito che ha dato a ognuno dei credenti. Un messaggio da portare con mansuetudine, con gentilezza, senza costrizione, ma con fermezza e coraggio. O come dice la Parola, “parlando con ogni franchezza”.

È ora di uscire dall’angolo, per proclamare che “Gesù Cristo è il Signore”, e che lui è “la Via, la Verità e la Vita”.

Questo è lo stesso compito che il Pastore Giuseppe Laiso si è posto davanti quando ha fondato la Missione di Uomini Nuovi, e che ha portato avanti con ogni mezzo utile per diffondere il più possibile l’evangelo del Regno: libri, giornali, radio, congressi, interviste, conferenze e persino una facoltà universitaria di teologia, senza dimenticare la Missione per la Chiesa Perseguitata che da oltre quarant’anni informa e sostiene i credenti perseguitati.

Progetti grandiosi che oggi sopravvivono al suo fondatore e sono proiettati nel futuro: ma che nulla sarebbe senza il supporto e il sostegno di tanti credenti.

Per questo anche quest’anno lanciamo l’appello a tutti i nostri lettori, a sostenere l’opera di Uomini Nuovi non dimenticando di rinnovare l’abbonamento al giornale e acquistando, regalando e divulgando i libri di Uomini Nuovi.

Coraggio!

Il Signore ci ha detto che vuole darci un avvenire e una speranza. Vogliamo cogliere questa promessa, e la vogliamo vivere con voi.

Maurizio B. Mirandola